TRUFFA ONLINE: QUANDO IL RISPARMIO NASCONDE L’INGANNO

Oggigiorno il web ci permette di fare infinite cose, possiamo abbonarci ad una rivista, vedere film e serie TV in streaming e, ovviamente, acquistare online senza nessuno sforzo. È sufficiente aprire una app dedicata, scegliere il prodotto che ci interessa, effettuare il pagamento ed aspettare comodamente a casa il corriere con il nostro ordine.

Ma è davvero tutto così semplice e sicuro? Purtroppo no.

Quando parliamo di compravendita online, infatti, uno dei pericoli più comuni è la truffa online.

In tal senso, è bene precisare che la truffa online non è una truffa autonoma, e quindi diversa dalle altre, ma semplicemente si tratta di un raggiro realizzato attraverso internet, pertanto, tranquillamente assimilabile alla fattispecie di cui all’art. 460 c.p. (1).

La truffa online può avvenire in svariati modi: normalmente si tratta di una compravendita finita male (c.d. truffa contrattuale), ad es., il bene oggetto della compravendita è difettoso, non corrisponde a quello acquistato, o peggio, non viene mai consegnato.

Oltre alla più classica delle truffe, però, il mondo del web è pieno di metodi più sofisticati e ingegnosi di truffare il malcapitato, ad es. il c.d. phishing – ossia l’invio di e-mail affette da virus grazie alle quale il malintenzionato riesce ad appropriarsi dei codici bancari e dell’identità del raggirato – ovvero, casi di truffe sentimentali, legate al fenomeno del c.d. catfish, fino ad arrivare alle nuove tipologie di truffe legate ai sistemi di scambio e compravendita di prodotti sui social network (per es. Facebook).

LA TRUFFA CONTRATTUALE

La truffa contrattuale rappresenta una dei raggiri più utilizzati nel mondo del web. Elemento tipico è l’esistenza di un rapporto negoziale – compravendita, locazione, ecc. – al cui interno si nasconde l’azione criminale.

In questi casi il reato non si perfeziona con la sottoscrizione dell’accordo, bensì, nel momento in cui si verifica il danno patrimoniale in capo alla persona offesa e il correlativo arricchimento dell’agente.

Nella truffa contrattuale il consenso della vittima viene dolosamente carpito mediante un’abile messa in scena del reo, il quale ha come unico obiettivo quello di arricchirsi giovandosi del suo inganno. Scenario, questo, facilmente architettabile sulle diverse piattaforme di vendita online, in cui è sufficiente creare un account di accesso alla piattaforma e caricare un’inserzione dettagliata per ingannare la vittima senza troppa difficoltà.

Proprio per tale motivo riconoscere una truffa contrattuale, soprattutto se online, non è affatto facile. Tuttavia, come si dirà in seguito, fortunatamente ci sono delle accortezze che, se seguite, permettono di evitare le truffe meno elaborate.

SONO STATO VITTIMA DI UNA TRUFFA ONLINE, COSA POSSO FARE?

Sul punto è bene sapere che la truffa contrattuale gode di una duplice protezione, essendo tutelata tanto sotto il profilo penalistico quanto sotto quello civilistico.

Per quanto riguarda la tutela penale, la prima cosa da fare è rivolgersi alle autorità competenti. Chi è stato truffato, infatti, può sporgere denuncia presso la Polizia Postale ovvero direttamente presso la Procura della Repubblica.

Al fine di aiutare il consumatore, inoltre, la stessa Polizia Postale ha aperto, all’interno del proprio sito, un’apposita sezione dedicata alle denunce online. L’interessato, infatti, può compilare un form ed informare tempestivamente l’autorità di quanto accaduto.

Attenzione pero! Questa procedura non sostituisce la denuncia vera e propria – ossia quella fatta di persona – bensì rappresenta soltanto un primo step. La vittima, infatti, entro il termine di tre mesi dal momento in cui il delitto è stato commesso oppure da quando è stato scoperto, deve comunque recarsi presso un ufficio di polizia per integrare e dar valore legale alla denuncia introdotta con i mezzi telematici.

Ad ogni modo, nel momento stesso in cui, per una ragione o per l’altra, la vittima non se la sentisse di sporgere denuncia, la Polizia Postale ha istituito un servizio di segnalazione, nel quale il soggetto può limitarsi a segnalare persone e/o siti internet pericolosi.

Parallelamente all’azione penale la parte raggirata, nel caso in cui dovesse conoscere l’identità del truffatore, può altresì decidere, con l’assistenza di un legale, di agire civilmente nei confronti del reo al fine di ottenere il risarcimento del danno.

In questo caso, quindi, la vittima dovrà dimostrare di essere stata raggirata dall’altra parte provando la malafede del colpevole.

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE – CONSIGLI UTILI

Purtroppo non esiste uno strumento o una guida in grado di tutelare il consumatore impedendo a quest’ultimo di incappare in qualche truffa online.

Tuttavia ci sono delle semplici accortezze che, se adottate, posso aiutare l’utente a proteggersi dalla truffe presenti nel web.

Innanzitutto, bisogna ricordare che un buon indice rivelatore per individuare le truffe è il prezzo: un bene venduto ad un prezzo di molto inferiore rispetto a quello presente normalmente sul mercato può rappresentare un primo campanello d’allarme per il consumatore. Pertanto, sarebbe opportuno effettuare un’attenta comparazione dei prezzi del prodotto desiderato.

Anche le modalità di pagamento sono importanti. Il pagamento anticipato espone l’acquirente al rischio di perdere definitivamente quanto versato nel caso in cui non riesca ad ottenere la restituzione del denaro o il cambio della merce. Sarebbe preferibile, perciò, effettuare il pagamento tramite PayPal, ad oggi il modo più sicuro per i propri acquisti online.

Un altro modo per evitare la truffa è quello di verificare l’attendibilità del venditore. Se ciò si rende normalmente superfluo per le grandi compagnie note in tutto il mondo, per i piccoli venditori e/o per il venditore privato è d’obbligo un controllo dell’affidabilità. Come? Leggendo attentamente gli eventuali feedback lasciati da altri utenti.

Quindi, se si vuole fare acquisti online e cercare di evitare di incappare in una truffa online è importante:

  1. Verificare l’attendibilità del sito web su cui si fanno acquisti;
  2. Ricordare che un bene venduto ad un prezzo molto basso è spesso sinonimo di truffa e/o contraffazione;
  3. Metodo di pagamento:
    • Utilizzare carte prepagate, caricando su di esse il valore esatto dell’acquisto, per evitare, in caso di truffa, di perdere altro denaro oltre a quello già presente sulla carta;
    • Effettuare il pagamento tramite un conto PayPal: senza alcun dubbio il metodo più sicuro e controllato per gli acquisti online;
    • Diffidare da chi accetta come metodo di pagamento unicamente il bonifico bancario, rifiutando ogni altra modalità (carta prepagata; PayPal);
  4. Controllare sempre i feedback del venditore. Più le opinioni degli altri acquirenti sono complete e numerose più è facile che il venditore sia attendibile.

(1) “Chiunque, con artifizi e raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro.”